Come attuare efficacemente la propria strategia digitale all’estero attraverso la Content Factory?

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La produzione di contenuti – testi, immagini e video – è diventata (molto) complessa, per via della molteplicità di canali di distribuzione, del bisogno di una coerenza globale e di un budget in costante diminuzione. Complessità che aumenta ulteriormente quando alla propria problematica si va ad aggiungere una dimensione internazionale. La soluzione a tale complessità in crescita si chiama Content Factory.

Content Factory: sì, ma cos’è?

La risposta risiede nella sfida che affronta: trovare una formula per produrre l’insieme dei contenuti di un brand o di un gruppo, adattati a ciascun mercato locale, senza perdere in qualità e ottimizzando i costi.

La Content Factory mira dunque a ripensare la creazione, la produzione e la gestione dei contenuti per ottimizzarli, migliorare il tasso di fruizione delle produzioni e rendere il loro impiego più fluido ed efficace.

L’obiettivo non è quello di uniformare e standardizzare la creazione di contenuti. Si tratta di adottare un approccio industriale ma su misura, che convenga a tutti i paesi

Riuscire a produrre tutto?

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Una Content Factory, va bene. Ma quali sono i benefici?

• La riduzione delle tempistiche d’immissione sul mercato con il lancio di nuovi contenuti;
• L’ottimizzazione dei costi;
• La garanzia di un migliore riutilizzo dei contenuti;
• Il rispetto dell’immagine del brand all’estero;
• L’accelerazione della trasformazione digitale di un’azienda nella sua globalità.

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Come scegliere la propria Content Factory?

Non esiste un unico modello di Content Factory. Sta ad essa adattarsi alla cultura e ai bisogni di comunicazione del gruppo, talvolta portando all’evoluzione di alcune strutture al suo interno, come conseguenza della trasformazione digitale.

Plasmare la propria Content Factory significa identificare l’organizzazione interna più efficace e selezionare un valido team di collaboratori esterni. L’obiettivo è organizzare i workflow in funzione delle esigenze e dei budget prestabiliti.

Esiste un’ampia scelta di modelli. Eccone tre esempi:

La Content Factory interna: un funzionamento a livello interno, ad esempio mediante l’insourcing di un team dedicato. Si raccomanda, tuttavia, di prevedere una post-produzione esterna, per beneficiare di una banda passante variabile.

La Content Factory ibrida: costruita su misura con una o più agenzie specializzate nei loro settori. L’importante è poter mantenere la parte relativa alla produzione come un elemento centrale, per ottimizzarla sull’insieme dei bisogni.

La Content Factory a 360°: permette di concepire contenuti multi-brand, di riunire le esigenze specifiche dei vari paesi, di pensare a livello locale a partire dalla fase creativa di una campagna, il tutto col supporto di una piattaforma comune che generi forti sinergie.

Ma, per rispondere alla domanda: il modello di Content Factory da adottare è il proprio!

Identificare le sinergie, mettere insieme le esigenze, ottimizzare le équipe

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Come mettere in atto una Content Factory?

L’implementazione di una Content Factory è un’azione strategica che si articola intorno a due tappe preliminari:

1. La cartografia dell’organizzazione del gruppo
2. La definizione della matrice RACI e del workflow di progetto

La sua attuazione richiede una mobilitazione a tutti i livelli e una buona capacità di gestire il cambiamento. È una soluzione duttile che deve evolversi nel tempo, in funzione delle esigenze del gruppo, della strategia e dei trend di mercato.

La realizzazione di una Content Factory dev’essere accompagnata da altri elementi importanti della trasformazione digitale a livello internazionale: l’utilizzo di strumenti (PIM, DAM, SAM) per facilitare la diffusione e l’adattamento dei contenuti su tutti i canali, il lavoro sulla visibilità del brand, la raccolta di dati per le analisi dei suoi mercati, l’analisi di KPI (indicatori chiave di prestazione) per orientare la strategia della marca.

E poi? Rimane il piacere di creare, di comprendere i format più disparati e di vedere il proprio pubblico conquistato da contenuti sempre più su misura, ricchi e pertinenti.

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